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RCCF: nasce l’associazione dei revisori condominiali certificati

revisori condominiali certificati

Si è costituito un nuovo soggetto dedicato ai revisori condominiali certificati professionisti, con l’obiettivo di promuoverne competenze e ruolo. Focus su formazione, correttezza contabile e supporto ai Ctu, verso una cultura tecnico-scientifica più solida nel settore.

Lo scorso 29 maggio si è ufficialmente costituita, con apposita assemblea costituente tenutasi nella Capitale, l’Associazione Revisori Condominiali Certificati e Forensi (Rccf), un nuovo soggetto associativo nato con l’obiettivo di valorizzare, rappresentare e tutelare una figura professionale sempre più centrale nel delicato ambito della gestione e del controllo contabile condominiale.

La presidenza nazionale è stata affidata all’avv. Michela Buonasorte mentre la guida del comitato tecnico scientifico spetterà al dott. Francesco Schena a cui abbiamo chiesto di esporci le ragioni di questa nuova realtà associativa.

Rccf nasce dall’esigenza avvertita da alcuni professionisti di dare una casa comune a chi svolge l’attività di revisore condominiale in via professionale ai più alti livelli. Abbiamo pensato di riunire sia i revisori certificati secondo la norma Uni 11777:2020 che tutti coloro che svolgono quest’attività come consulente tecnico del giudice nei processi civili o come perito in quelli penali” – ha dichiarato.

Quali sono le ragioni di questa scelta alla distanza di diversi anni di entrata in vigore della legge 220/2012 di riforma del condominio?

Il legislatore avrà pensato alla figura del revisore come strumento deflattivo del contenzioso. La realtà, invece, ha dimostrato l’esatto contrario. Negli ultimi anni le impugnazioni dei rendiconti sono aumentate vertiginosamente e tra le cause di questo fenomeno si registra anche la presenza di revisori condominiali improvvisati che hanno contribuito ad alimentare il contenzioso, producendo revisioni condominiali errate e fuorvianti.

Francesco Schena

Il dott. Francesco Schena guida il comitato tecnico scientifico di Rccf.

Rccf guarda anche ai revisori Ctu e Periti. Per quale motivo?

Purtroppo, i professionisti che si mettono a disposizione del Giudice come loro ausiliari nei processi, non sempre sono portatori delle giuste competenze.

Basti pensare ad alcune sentenze in cui le Ctu discorrono di patrimonio netto del condominio o a quelle in cui si continua a dibattere, inutilmente, sul criterio di tenuta della contabilità condominiale.

È necessario che anche i Ctu e i Periti abbiano una solida formazione in ambito condominiale e comprendano le differenze tra la ragioneria applicabile al condominio e quella commerciale. Diversamente, continueremo ad assistere a sentenze disastrose.

Quale ruolo avrà il Comitato Tecnico Scientifico che lei guiderà?

Il Cts sarà il “cervello” dell’associazione, e si farà carico di dare corso a tutte le attività necessarie, anche di studio e di ricerca, per garantire la migliore formazione professionale possibile per gli iscritti e la diffusione della cultura della revisione tra i consumatori e gli operatori del diritto, attraverso tavoli di confronto e convegni.

Lei è un revisore di lungo corso: il Cts potrà beneficiare della sua esperienza?

Ho il privilegio di guidare il Cts e certamente non risparmierò forze ed energie, mettendo in condivisione anche la mia esperienza accumulata in questi tanti anni di lavoro e con centinaia di consulenze tecniche di revisioni.

Mi piace ricordare come sia divenuto revisore Ctu nel lontano 2012 quando le regole di accesso all’albo dei consulenti tecnici d’ufficio non prevedevano nemmeno questa figura.

Avv. Carlo Pikler

Avv. Carlo Pikler | Vicepresidente de Il Foro Immobiliare

Oggi, la normativa è cambiata e le professioni ex legge n. 4/2013, come le certificazioni Uni, trovano apprezzamento anche nelle nuove regole.

Questo è un ottimo segnale che incoraggia tutti a essere sempre convinti che le cose possono migliorare ma serve continuare a dare il proprio contributo sia sul piano della comunità scientifica di riferimento che al legislatore.

Quali sono i prossimi impegni di Rccf?

Approdare al primo consiglio nazionale che terremo il 13 ottobre a Rimini a cui seguirà un convegno aperto al pubblico e cominciare a lavorare sul piano scientifico. La norma Uni dei revisori, ad esempio, a nostro avviso richiede dei correttivi necessari ed urgenti. (Sito web: www.rccf.it).

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Autore: Carlo Pikler

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