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Ascensori a basso consumo energetico: Ceam fa scuola

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Ascensori economici

Il risparmio energetico è una priorità anche per gli ascensori, spesso molto energivori. Le nuove tecnologie riducono consumi e costi, con impatti positivi sulla sostenibilità.

Il Parlamento europeo ha approvato misure per l’efficientamento energetico, incentivando soluzioni innovative per edifici e mobilità verticale con ascensori economici.

Il tema del risparmio energetico dei consumi nei servizi che utilizziamo giornalmente è sempre oggetto di valutazione importante, e in alcune situazioni diventa una priorità. Tra le macchine energivore presenti negli edifici ci sono anche gli ascensori.

Quelli di vecchia generazione, nel caso di installazioni in condomini, potevano avere una potenza del motore di 6 kW e richiedere, conseguentemente, al fornitore dell’energia elettrica contratti per forniture di 20 kW, oppure anche di 25 kW se la movimentazione è oleodinamica.

L’azione necessaria sarebbe quella di ristrutturare il più ampio numero possibile di edifici energivori, puntando a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e il consumo energetico nel settore entro il 2030, e pertanto prendere in considerazione tutti i risparmi che possiamo fare con lungimiranza.

Ascensori economici: innovazione tecnologica

Un moderno ascensore elettrico, come ad esempio Evolux.eco di Ceam, può funzionare con un motore di 0.5 kW, senza necessità di corrente trifase di 380V, ma con normale corrente domestica di 220V, quindi impegnando una potenza elettrica minore di quella richiesta da un normale forno a microonde, con un notevole risparmio energetico a vantaggio anche della riduzione del costo della bolletta elettrica.

Oppure valutare la sostituzione di un vecchio ascensore idraulico con 480 kg di portata e capienza 6 persone con uno nuovo, sempre funzionante con corrente a 380V come il Beltech Ceam, può ridurre la potenza del motore da 9 kW a 2,9 kW con conseguente riduzione dell’impegno energetico chiesto al gestore dell’energia. Altri prodotti hanno sviluppato tecnologie analoghe, ma per tutti vale lo stesso principio: ridurre i costi d’esercizio legati al consumo energetico.

Efficientamento e normative europee

Anche a seguito di questo risultato, il Parlamento Europeo ha recentemente approvato un passo significativo per l’efficientamento energetico degli edifici esistenti, con l’intento di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici stessi e ridurre la dipendenza europea dalle importazioni di energia dall’estero.

Un pensiero può quindi essere fatto, nel pieno spirito che ha mosso il Parlamento Europeo, anche per gli ascensori esistenti, rendendoli meno energivori, sostituendoli con elevatori moderni che contribuiscono a ridurre il consumo energetico dell’edificio.

Un recente studio ha infatti indicato che gli edifici dell’Ue sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra.

L’attenzione anche ai consumi secondari, come quello degli ascensori, è l’evoluzione del pensiero del Parlamento europeo, e riflessioni come quella sopra esposta contribuiscono all’obiettivo di dipendere sempre in minor misura dalle fonti di energia fossile, a vantaggio dell’ambiente in cui viviamo, con contestuale risparmio economico importante.

Un’altra vantaggiosa riduzione dell’energia consumata e quindi della spesa da sostenere è quella di utilizzare fonti rinnovabili per far funzionare l’ascensore.

Tra le misure suggerite dal Parlamento europeo si punta infatti molto sul solare, e già in fase di recepimento della direttiva il testo approvato prevede l’obbligo di dotare tutti i nuovi edifici pubblici e i nuovi edifici non residenziali di impianti solari.

Interessante è, infine, la possibilità, fino al 2025, di usufruire delle agevolazioni fiscali messe a disposizione dallo Stato italiano a vantaggio dell’abbattimento delle barriere architettoniche.

Oppure il poter usufruire di condizioni di pagamento vantaggiose per modificare o sostituire i vecchi ascensori con altri moderni molto meno energivori.

In questo modo si può puntare alla riduzione dell’energia richiesta per il funzionamento e facilitare l’abbattimento delle barriere architettoniche, trasformando il tutto in aiuti anche alle famiglie più in difficoltà.

di Patrizia Spada

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