Energia gas e luce, l’efficienza energetica a casa

Bergamo Gas e Luce, guidata da Antonio Bucci, trasforma l’energia da spesa a valore strategico per il condominio. Fondata su fiducia, ascolto e legame con il territorio, unisce innovazione e servizi su misura grazie a una rete di imprese che punta su efficienza energetica, empatia e sostenibilità.
In un momento storico in cui l’efficienza energetica è più che una necessità, è una vera e propria responsabilità collettiva, incontriamo Antonio Bucci, direttore generale e azionista di Bergamo Gas e Luce, realtà italiana che ha trasformato l’energia nei condomìni da costo fisso a leva strategica e valore aggiunto per il cliente.
Tra innovazione, sostenibilità e tecnologia, in un mercato sempre più affollato e impersonale, Bergamo Gas e Luce si distingue per una promessa semplice ma potente: essere vicina alle persone.
Nata in territorio bergamasco, come fornitore nazionale, l’azienda ha avuto l’ambizione e la forza di espandersi, a macchia d’olio, nelle province principali del nord Italia fondando lo sviluppo sulle persone di qualità e nell’amore del territorio.
L’azienda ha costruito la propria identità su tre pilastri: trasparenza, fiducia e ascolto. Oggi è una realtà solida e in crescita, capace di offrire soluzioni su misura per famiglie, condomìni e imprese. Le sue offerte, dalla “Flex” a tariffa variabile alla stabilità della “Fissa Fix”, rispondono alle esigenze di chi vuole risparmiare senza rinunciare alla qualità.
Ma ciò che rende davvero unica questa azienda è il suo approccio umano: un servizio clienti che risponde con il nome e non con un numero, una comunicazione chiara anche nella bolletta, una presenza costante sul territorio. Non a caso lo slogan è #siAMObergamo, un gioco di parole che è anche una dichiarazione d’amore per la comunità.
Oggi, con l’energia al centro delle sfide ambientali e sociali, Bergamo Gas e Luce dimostra che si può fare impresa con competenza, empatia e responsabilità. Bucci, entrato nel mondo del gas nel 2003 con Blue Meta spa (una delle prime municipalizzate nate nel libero mercato e attiva su 37 comuni), affronta quello stesso anno lo spartiacque del decreto Bersani.
È l’avvio della liberalizzazione del settore elettrico: via il monopolio, avanti il mercato libero. Antonio, conoscendo bene il passato del settore, guida la trasformazione con visione e pragmatismo. Nel 2018 è tra i fondatori di Bergamo Gas e Luce, azienda attiva nella fornitura di gas naturale ed energia elettrica a clienti residenziali e industriali.
Le parole di Antonio Bucci
Cosa distingue la vostra azienda?
L’ascolto del cliente e una risposta su misura. Vogliamo creare relazioni solide e durature, basate su fiducia e territorio. Da sempre i nostri valori sono responsabilità sociale, affidabilità e qualità del servizio.
Quanto conta il capitale umano?
Conta tutto. Per crescere servono competenze, ma anche condivisione di visione. Con Alessandro Longo, fondatore e amministratore delegato di Milano Gas e Luce, già forte dell’esperienza paterna nel campo dei servizi e delle aziende che aveva creato, prima la Policarbo, e poi Tecnovalore (nel settore dei servizi), abbiamo trovato subito grandi affinità e ci unisce un rapporto davvero fraterno. Da qui è nato il nostro gruppo, che oggi è presente in tutto il Nord e in molte città del Centro Italia.
Quando sei diventato azionista?
Fin da subito, per intuizione del dott. Longo, al quale mi lega un rapporto personale importante. Poi, con l’ingresso al 51% di Vivienergia (di cui è parte integrante Viviesco) e del dott. Andrea Bolla, cresce la forza finanziaria dell’azienda e si fa il salto verso la scala nazionale.
Unire le forze non è stata solo una scelta strategica, ma una dichiarazione di fiducia nel futuro. Insieme al dott. Andrea Bolla vogliamo alimentare una visione aziendale destinata a lasciare il segno. Ed essere diventato azionista in piena crisi energetica è stata una sfida, ma anche una grande lezione per il futuro.
Infatti, come avete affrontato la crisi?
Abbiamo ridotto i volumi, fatto scelte prudenti, mantenendo continuità e preparandoci alla ripartenza. Ora stimiamo circa 35 milioni di fatturato e una crescita ulteriore del 30-40%.
Come definite oggi Bergamo Gas e Luce?
Una famiglia. E un attore attivo nella solidarietà: sosteniamo ospedali, associazioni per malattie rare, enti locali. Ci sentiamo parte della comunità.
E il rapporto con l’energia a Bergamo?
L’energia è centrale nella vita di famiglie e imprese. Per questo la nostra priorità è mettere il cliente nelle condizioni di scegliere consapevolmente, fornendogli strumenti, trasparenza e continuità. È un patto che ci sta facendo crescere a doppia cifra ogni anno.
Bergamo è stata il punto di partenza, sempre punto di riferimento per mia origine professionale e personale, ma Bergamo Gas e Luce, con i brand delle varie città, descrive l’espansione al nord con la strategia nata proprio nella nostra città.
Com’è la vostra clientela?
Molto varia. Oggi, però, ci concentriamo su settori finanziariamente solidi, costruendo strategie settoriali precise.
Che cliente è l’amministratore di condominio?
È un soggetto chiave. Ha bisogno di consulenze specifiche, continuità di servizio e interlocutori affidabili. Collaboriamo con le sue associazioni e gli offriamo servizi evoluti grazie alle nostre società partner integrando energia, sostenibilità e gestione immobiliare.
A quali innovazioni pensate per gli amministratori?
Oggi supportiamo ogni esigenza di terziarizzazione dei servizi affianchiando l’amministratore in tutti gli aspetti operativi, dalla contabilità alla manutenzione.
Cosa manca oggi agli studi di amministrazione?
Una maggiore capacità di lettura del mercato. Per questo servono strutture più manageriali e società orientate ai servizi immobiliari. Noi ci siamo per accompagnare questa evoluzione e investirvi.
Le tappe della liberalizzazione del mercato elettrico in Italia
1996 | Direttiva Ue 96/92/Ce | L’Unione europea stabilisce l’obbligo per gli Stati membri di aprire alla concorrenza i mercati dell’energia.
1999 | Decreto Bersani | Inizio della liberalizzazione in Italia
- Separazione tra produzione, distribuzione e vendita
- Enel cede impianti e si riorganizza
- Nascita del mercato libero
2001–2004 | Accesso al mercato per le imprese
- Enel dismette centrali
- Nascono nuovi operatori (Edison, Sorgenia…)
- Dal 2004 tutte le imprese possono scegliere il fornitore
2007 | Apertura al mercato domestico | Tutti i consumatori, anche le famiglie, possono uscire dal servizio di maggior tutela
2017 | Nasce il portale offerte Arera | Confronto trasparente tra tariffe e fornitori luce/gas
2024–2025 | Fine del mercato tutelato
- luglio 2024 | Fine tutela per microimprese e condomìni (gas)
- Gennaio 2025 | Fine tutela per clienti domestici (elettricità)
Oggi
- Libertà di scelta
- Offerte personalizzate
- Maggiore concorrenza
- Crescita di innovazione e sostenibilità
Lo stoccaggio dell’energia in Italia
L’Italia ha sviluppato diversi piani e strategie per aumentare la resilienza energetica e affrontare eventuali crisi.
- Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec). Questo piano, aggiornato periodicamente, stabilisce obiettivi ambiziosi per aumentare la quota di energie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas serra. L’obiettivo è rendere il sistema energetico più sostenibile e meno dipendente da fonti esterne.
- Strategia di diversificazione delle fonti. L’Italia sta puntando a sviluppare fonti rinnovabili come il solare, l’eolico, l’idroelettrico e il geotermico, per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili importati, come il gas naturale.
- Reti intelligenti (smart grid). Sono sistemi di distribuzione dell’energia più avanzati, che permettono di gestire meglio la domanda e l’offerta, ottimizzando l’uso delle risorse e migliorando la stabilità della rete.
- Riserve strategiche. L’Italia mantiene riserve di gas e petrolio per poter affrontare eventuali emergenze, garantendo così una continuità di approvvigionamento anche in situazioni di crisi.
- Progetti di efficienza energetica. Sono incentivi e programmi per migliorare l’efficienza degli edifici, dei trasporti e delle industrie, riducendo il consumo complessivo di energia.
- Collaborazione europea. L’Italia partecipa a iniziative e accordi con altri paesi europei per condividere risorse e strategie, rafforzando la sicurezza energetica a livello continentale.
Questi piani sono pensati per rendere il sistema energetico più sicuro, sostenibile e resistente a eventuali crisi. Naturalmente, in situazioni di emergenza, si attivano anche misure di risposta rapide e coordinate.
- I grafici relativi all’andamento dello stoccaggio in Italia e in Europa nel suo complesso.
- I grafici relativi all’andamento dello stoccaggio in Italia e in Europa nel suo complesso.
di Livia Randaccio