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Mercato energetico 2025: prezzi in calo ma rischio volatilità ancora elevato

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Mercato energetico

Il mercato energetico mostra segnali di assestamento, ma il contesto internazionale e le dinamiche di approvvigionamento continuano a mantenere alta l’attenzione. L’Osservatorio EnergyUp, promosso da VeryFastPeople, analizza lo scenario attuale e le prospettive per il nuovo anno termico.

Dopo due anni di forti oscillazioni, il mercato energetico sembra avviarsi verso una fase di stabilità. Ma la calma è solo apparente: secondo l’Osservatorio EnergyUp, la compartecipata di VeryFastPeople, società di consulenza e assistenza specializzata nella gestione condominiale sostenibile e tecnologica, e Illumia, operatore attivo nella vendita di energia e gas naturale, le prospettive per il nuovo anno termico restano caratterizzate da una volatilità strutturale, sostenuta dalle tensioni geopolitiche, dal peso crescente del GNL (Gas Naturale Liquefatto) e dagli effetti del cambiamento climatico.

Le analisi dell’Osservatorio EnergyUp evidenziano un quadro ancora delicato: domanda e offerta continuano a reagire con forte sensibilità agli eventi internazionali, mentre i flussi di importazione europei si stanno ridefinendo dopo la progressiva riduzione delle forniture russe via gasdotto.

In aggiunta, l’estate 2025 si è distinta come una delle più calde dell’ultimo decennio, con temperature medie ben superiori alla norma stagionale. Questo scenario ha determinato un marcato incremento dei consumi elettrici, trainato in particolare dall’uso intensivo dei sistemi di climatizzazione.

Nel trimestre estivo, la domanda di energia elettrica è aumentata del 7,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con picchi di consumo più rilevanti nelle regioni del Centro e del Sud Italia.

Mercato energetico in equilibrio precario

Dietro il recente calo dei prezzi all’ingrosso si cela un contesto ancora fragile. La transizione dai gasdotti al GNL ha ridisegnato i flussi energetici europei, mentre la proposta UE di anticipare al 2027 il divieto di importazione di GNL dalla Russia, inizialmente fissato per il 2028, introduce un’ulteriore fonte di incertezza.

Gli stoccaggi di gas restano una variabile chiave: a settembre 2025 l’Italia ha raggiunto il 91% di riempimento, superando l’obiettivo europeo del 90%. Un risultato che rafforza la sicurezza in vista dell’inverno, ma che non elimina il rischio di tensioni in caso di shock geopolitici o ondate di freddo prolungate.

Condomini: come gestire i consumi

In questo scenario di mercato ancora instabile, la gestione dei consumi condominiali resta un elemento strategico per amministratori e utenti
Il mercato dell’energia attraversa una fase di apparente equilibrio, ma resta esposto a molteplici variabili esterne”, commenta Francesco Paini, CEO di VeryFastPeople.

Per gli amministratori condominiali è fondamentale poter contare su dati aggiornati e previsioni affidabili, così da pianificare con lucidità e gestire le oscillazioni senza compromettere i bilanci”.

Nel biennio 2024/2025 il consumo medio di energia elettrica per condominio è risultato in aumento rispetto ai periodi precedenti (2022/2023 e 2023/2024), complice l’estate eccezionalmente calda e il conseguente incremento nell’uso dei sistemi di climatizzazione.
Per il 2025/2026, le proiezioni dell’Osservatorio EnergyUp indicano una sostanziale stabilità dei consumi, che dovrebbero mantenersi sui livelli dell’ultimo anno.

Sul fronte dei prezzi, il Pun medio (Prezzo Unico Nazionale) previsto per il periodo ottobre 2025 – settembre 2026 è stimato a 106 €/MWh, in calo dell’11% rispetto ai 119 €/MWh registrati nell’anno precedente.

Questa riduzione dei prezzi all’ingrosso si tradurrà in un alleggerimento dei costi per le utenze condominiali: la spesa elettrica annua per un condominio tipo da 3 kW si attesterà intorno ai 1.190 euro, in diminuzione del 6% rispetto all’anno precedente.

Anche il gas naturale mostra segnali positivi: il Psv medio (Punto di Scambio Virtuale) atteso per il periodo ottobre 2025 – settembre 2026 è di 37 c€/Smc, in ribasso del 26% rispetto ai 50 c€/Smc del precedente scenario. Il consumo medio per condominio resta stimato in circa 13.000 Smc all’anno, con una spesa complessiva di circa 12.700 euro, pari a un calo del 17% rispetto al 2024/2025.

Secondo l’Osservatorio EnergyUp, una gestione efficiente delle risorse in ambito condominiale può incidere in modo significativo sulla stabilità del sistema energetico nazionale, contribuendo a contenere le fluttuazioni dei prezzi e a migliorare la resilienza complessiva del settore.

Rinnovabili in crescita e sistema più resiliente

Nel maggio 2025, le fonti rinnovabili hanno coperto il 55,9% del fabbisogno elettrico nazionale, con picchi oltre il 100% in alcune ore della giornata. In crescita soprattutto fotovoltaico (+27,1%) ed eolico (+11,3%), mentre arretrano le fonti termiche (-5,1%) e idroelettriche (-15,3%).

“La crescita del solare e dell’eolico è una garanzia di maggiore indipendenza energetica, ma serve continuità negli investimenti per ridurre la dipendenza dal gas e contenere la volatilità del mercato: un mix bilanciato di fonti può assicurare stabilità dei costi nel medio periodo”, aggiunge Paini.

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