Riforma del condominio: il commento di Giuliano Garesio
Ho partecipato ieri, presso la Camera dei Deputati, alla presentazione della proposta di legge n. 2692/2025 in materia di riforma del condominio. È stato un momento di confronto significativo, che segna l’avvio di un percorso atteso da tempo da un settore centrale per la vita quotidiana di milioni di cittadini e per il funzionamento dell’economia reale del Paese.
La proposta presentata merita attenzione e rispetto. È una riforma necessaria ed è una proposta coraggiosa: coraggiosa per gli amministratori di condominio, per i condòmini e per i fornitori.
In questo senso desidero esprimere un sincero ringraziamento all’on. Elisabetta Gardini e all’on. Augusta Montaruli per l’impegno e la determinazione con cui hanno promosso un’iniziativa che affronta in modo diretto un sistema complesso, nel quale per troppo tempo l’assenza di regole chiare ha penalizzato i soggetti virtuosi e ha lasciato spazio a comportamenti opportunistici, generando sfiducia e contenzioso.
Il segnale che arriva è chiaro: il condominio non può più essere considerato un ambito residuale o meramente privatistico. È una realtà economica e sociale che richiede trasparenza, responsabilità e professionalità. In questa direzione, il lavoro avviato va riconosciuto e valorizzato.
Proprio per questo, Estia conferma la propria piena disponibilità a partecipare a un tavolo tecnico di confronto, con spirito costruttivo e senso di responsabilità istituzionale. Non per difendere interessi di parte, ma per contribuire alla definizione di una riforma equilibrata, sostenibile e realmente applicabile nella quotidianità dei condomini italiani.
Estia è una realtà italiana che conosce il mercato condominiale dall’interno. Amministriamo oggi circa 2.000 condomini su tutto il territorio nazionale, dal Nord al Sud, e questa presenza capillare ci consente di cogliere, ogni giorno, le profonde differenze territoriali, le esigenze dei condòmini, le difficoltà operative degli amministratori e le aspettative dei fornitori.
Conosciamo ciò che funziona e ciò che non funziona. Conosciamo le buone pratiche, ma anche quelle distorsioni che negli anni hanno alimentato inefficienze e conflitti.
È proprio questa conoscenza diretta che ci porta a ritenere che il percorso intrapreso rappresenti un vantaggio per la grande maggioranza degli amministratori seri e competenti. Rafforzare le regole, chiarire le responsabilità e valorizzare la professionalità significa tutelare chi lavora correttamente e restituire fiducia a tutto il sistema.
C’è infine un tema che non può essere ignorato: quello del futuro del settore. L’amministrazione condominiale ha oggi un’età media troppo elevata e fatica ad attrarre giovani.
Senza un processo di vera professionalizzazione, senza riconoscimento delle competenze e senza prospettive chiare, il rischio è quello di un progressivo impoverimento del comparto. Una riforma ben costruita può invece rendere questa professione più moderna, più attrattiva e più coerente con le aspettative delle nuove generazioni.
La riforma del condominio non deve essere contro qualcuno, ma a favore di tutti coloro che credono in un settore più trasparente, responsabile e orientato al futuro. Estia è nata con questo obiettivo e continuerà a dare il proprio contributo affinché questa occasione di cambiamento si traduca in un miglioramento concreto per il Paese.




