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Le caldaie Baxi conquistano il 35% degli italiani

Le caldaie Baxi scaldano il bilancio dell’azienda. Lo scorso anni il fatturato dell’impresa di Bassano del Grappa è salito a 287 milioni di euro, +12,5% rispetto al 2017. È di conseguenza aumentato anche il numero delle caldaie prodotte a oltre 540 mila, grazie anche alla capacità   del suo stabilimento di 100 mila metri quadri, capace di produrre 4 mila unità al giorno, dove lavorano 700 dipendenti. Baxi sottolinea anche il rispetto dell’ambiente, grazie a 6 mila mq di pannelli fotovoltaici che soddisfano il 100% della richiesta energetica necessaria per la fabbricazione delle caldaie. 

Baxi fa parte del Gruppo Bdr Thermea (nato nel 2009 dalla fusione di De Dietrich, Remeha e Baxi Group) e controlla il 35,1% del mercato, «nonostante la forte concorrenza nazionale ed estera e a riprova che il prodotto di un’azienda italiana, frutto di costante innovazione e garantito da un servizio pre/post vendita, resta una prima scelta del cliente». Oltre a un terzo del mercato italiano, Baxi ha visto crescere anche l’export, arrivata al 18,9% e distribuita in oltre 50 Paesi. Ma va notato che una parte del fatturato di Baxi è relativo alle vendite intercompany, cioè a società appartenenti allo stesso Gruppo Bdr Thermea, che sono presenti in vari Paesi Europei, tra le quali Russia, Francia, Spagna, Cina, Regno Unito, Germania, Turchia, Paesi Bassi. L’insieme delle vendite export rappresenta il 65% del fatturato totale generato. 

Bdr Thermea è produttore leader a livello mondiale di sistemi e servizi per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria per applicazioni domestiche e commerciali, con un fatturato di oltre 1,7 miliardi di euro e più di 6.500 dipendenti. 

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Autore: Virginia Gambino