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Cos’è un Bid nei progetti di riqualificazione urbana

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Bid

I Business Improvement District sono aree individuate da soggetti privati che, sulla base di un accordo con la municipalità di riferimento, si impegnano a versare un’ulteriore imposta per specifici progetti di riqualificazione urbana.

Il nostro patrimonio immobiliare è nella gran parte stato realizzato in epoche passate. Quindi, presenta non poche problematiche, alle quali dobbiamo aggiungere l’elevato rischio sismico di molte aree del nostro Paese e i rischi legati all’ormai evidente e inquietante cambiamento climatico, nonché a un consumo del suolo per molti casi insensato, come è stato drammaticamente evidenziato dall’alluvione di una notevole parte della Romagna.

Il passaggio relativamente recente per il nostro Paese da una economia ancora largamente agricola a una industriale avvenuto dopo la Seconda guerra mondiale (1945-1970), seguito dallo sviluppo intenso dei servizi e della tecnologia digitale, ha cambiato pesantemente il nostro ambiente socio economico, mentre la fondamentale infrastruttura immobiliare in moltissimi casi è rimasta la stessa, divenendo sempre più inadeguata alle necessità della vita moderna, ma anche ai dettati normativi dell’Unione Europea.

Soprattutto, ma non solo, per questo attiene lo spaventoso consumo-dissipazione energetica causata proprio dal nostro patrimonio immobiliare. La tabella mostra alcuni dei cambiamenti epocali avvenuti dalla Seconda guerra mondiale a oggi. Questi cambiamenti hanno trascinato altre trasformazioni in un contesto nel quale la competizione a livello mondiale è sempre più crescente e gli equilibri geopolitici sempre più incerti.

cambiamenti-epocali-industrializzazione

In tabella i cambiamenti epocali dalla seconda guerra mondiale a oggi post industrializzazione

I cambiamenti organizzativi e culturali delle imprese o organizzazioni

• Strutture organizzative meno generiche e più piatte
• Unità organizzative più autonome e responsabili di obiettivi economici (da compiti e obiettivi)
• Soluzioni organizzative trasversali (Project Management) e temporanee (Task Force, team di miglioramento)
• Gestione del personale centrata su obiettivi
• Attivazione della catena del valore → integrazione organizzativa
• Ricerca dell’eccellenza
• Qualità del personale/motivazione
• Valore del Brand, della reputazione

Così i temi-problemi della rigenerazione urbana, dall’adeguamento delle infrastrutture della mobilità e dei servizi sociali (scuole, ospedali, asili), della sostenibilità ambientale sono diventati ormai strategici per poter continuare, come sistema-paese, a competere a livello internazionale e crescere assicurando il tal modo un futuro per le nuove generazioni.

La pandemia non ha fatto che accelerare alcuni ulteriori cambiamenti a livello sociale. Cambiamenti epocali già in atto prima della pandemia causando una forte rottura con comportamenti e tecnologie del recente passato:

1. Distribuzione commerciale-acquisti online
2. Sistemi di pagamento-carte di credito, sistemi smart-telefonici, sistemi di rateizzazione finanziati
3. Condivisione di beni: auto, biciclette, spazi di lavoro, case
4. Sistemi di trasporto: alta velocità, metropolitane automatiche senza guidatore
5. Istruzione di nuovo tipo
6. In generale, un’utilizzazione maggiore delle tecnologie digitali a livello delle imprese (smart working) e sociale

La società sta cambiando a ritmo sostenuto: lavoro, finanza, fonti di energia, sensibilità al cambiamento climatico, all’ambiente… Il covid ha accelerato la dinamica dei cambiamenti e le sensibilità e in alcuni casi li imporrà come nuove prassi prevalenti (attenzione al benessere dei dipendenti, attenzione alle motivazioni-coinvolgimento del personale e alla condivisione dei valori dell’organizzazione).

Dai beni (hardware) alla prevalenza dei consumi software: salute, sicurezza, wellness, tempo libero intrattenimento, alla crescita generale dei servizi alle persone e alle organizzazioni.

I Bid (Business Improvement District)

Nel nostro Paese è seppur lentamente cresciuta anche a livello politico una sensibilità verso il problema delle periferie urbane e più in generale verso le aree che presentano evidenti segnali di degrado.

In questa direzione si è mossa una norma di legge approvata del Governo con l’emanazione dell’articolo 24 del decreto-legge del 12 settembre 2014 numero 133 noto come Sblocca Italia.

Nell’articolo intitolato Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio, si evidenziano alcuni elementi dello spirito partecipativo quando si enuncia che «i Comuni possono definire i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli e associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare».

Interventi, questi, che «possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze o strade ed in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano…».

Il dato positivo e innovativo della norma, è che prevede una profonda innovazione tecnico-amministrativa, strategica, lì dove sottolinea che «in relazione alla tipologia dei predetti interventi i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione e concessa per un periodo limitato, per specifici tributi e per attività individuate dai Comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere».

Bid

Bid, identificazione aree e proposte progetti

Che cosa sono i Bid

I Bid sono aree definite, denominate distretti, individuate da soggetti privati, normalmente imprese e attività-associazioni commerciali insediate in quel contesto, che sulla base di uno specifico accordo con la municipalità di riferimento si impegnano a versare alla pubblica amministrazione un’ulteriore imposta per finanziare progetti (concordati con la Pa) di riqualificazione urbana entro i confini del distretto.

Il Bid è quindi finanziato attraverso il contributo sottoscritto dai promotori, ma può in molti casi usufruire di altri flussi di finanziamento pubblico o di privati, questi ultimi erogati da soggetti che pur non essendo tra i promotori del distretto sono comunque interessati (stakeholder) alla riqualificazione dell’area Negli Usa, in generale, l’istituzione di un Bid prevede diversi vincoli e passaggi:

• Una proposta/progetto sottoscritta dalla maggioranza delle imprese o attività insediate nell’area di riferimento

• Verifica da parte della municipalità che i soggetti proponenti costituiscano una certa e significativa maggioranza delle organizzazioni economiche operanti nell’area

• La municipalità delibera la specifica normativa che regola tutti gli aspetti relativi la decisionalità, l’operatività e le finanze del Bid

• Lo stato vara la normativa che permette alla municipalità di promuovere e regolarizzare la necessità del Bid

• In Gran Bretagna la materia è regolamentata con modalità diverse ma simili: l’obbiettivo è sempre quello di garantire che i promotori del Bid  costituiscano una effettiva e qualificata maggioranza «per realizzare un Bid devono esservi due ordini di maggioranza: la maggioranza semplice e la maggioranza del valore imponibile prodotto nell’area, per assicurarsi che gli interessi delle grandi e piccole imprese siano protetti».

leggi-regole-bid

In Italia fino a oggi, sulla base delle informazioni in nostro possesso esiste una sola esperienza di Bid. È quella di Cascina Merlata Partnership, nata a Milano sulla base di un accordo quadro promosso da 12 operatori con una governance strutturata da ruoli e responsabilità e budget fra tutti gli stakeowner del nuovo quartiere a sud di Arexpo, sul modello dei Business Improvement District (Bid) delle città statunitensi.

Attualmente a Cascina Merlata è in essere un super condominio tra le proprietà presenti nell’area, finalizzato a condividere le spese per la gestione del verde pubblico e le vasche di laminazione.

Dal punto di vista della governance, la scelta di definire una partnership tra le proprietà dell’area è dettata dalla volontà di porre al centro gli abitanti della zona e di collaborare secondo una strategia condivisa per un fine comune.

Sull’area operano 12 società immobiliari che condividono la necessità di promuovere e presidiare il parco e le aree residenziali, sia per mantenerne elevato l’appeal commerciale, che per mantenere un buon livello di percezione da parte di abitanti e potenziali acquirenti.

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Il Budget di spesa complessivo del Bid Cascina Merlata Partnership è stato di 592.018 euro nel 2018 e 350.000 euro nel 2019 e le priorità di intervento sono rappresentate nello schema grafico.

Il primo Bid a essere istituito è stato il Bloor West Village Business Improvement Area a Toronto nel 1970, mentre il primo negli Usa è il Downtown Development District di New Orleans nel 1974.

Oggi esistono circa un migliaio di Bid negli Usa distribuiti fra le 50 più importanti città e New York ne ha creato ben 74. Bid sono stati realizzati anche in città di piccole dimensioni, per esempio, lo Stato del Wisconsin ne ha realizzati 90, di cui 25 a Milwaukee, mentre i restanti 65 in piccole cittadine.

Nella maggioranza dei casi negli Usa la gestione amministrazione di un Bid fa capo a un consiglio, i cui rappresentanti sono in parte eletti dai promotori e in parte designati dalla municipalità. In Gran Bretagna, soprattutto a Londra, alcuni Bid promossi da imprese sono gestiti da società appositamente costituite nelle quali sono comunque presenti rappresentanti del Municipio londinese di riferimento.

priorità-intervento-bid

Lo schema grafico rappresenta le priorità d’intervento

È questo il caso della New West End Company, per la promozione di Bond Street, Oxford Street e Regent Street, uno dei più grandi Business Improvement Districts d’Europa, che rappresenta gli interessi commerciali di oltre 600 esercenti, proprietari di immobili e aziende locali, che opera a stretto contatto con il sindaco di Londra, Transport for London, Westminster City Council, polizia metropolitana e i quartieri direttamente interessati per favorire una vision condivisa e lo sviluppo armonico dell’area.

Se lo standard qualitativo urbano offerto dagli enti locali che, ricordiamo, sono stati soggetti recentemente, non solo in Italia, a tagli di bilancio draconiani, non può essere all’altezza richiesta, non ne soffrono solo i residenti dell’area individuata, ma complessivamente la città.

Per esempio, a Roma, quanto vale l’insicurezza notturna intorno al Colosseo, alla stazione ferroviaria Termini, soprattutto considerando le centinaia di alberghi ed esercizi commerciali che si fregiano di tale contiguità?

di Oliviero Tronconi

Casa Condominio Cover Gennaio 24

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Autore: Michael